Grazie a nuove risorse che potrebbero giungere da Bruxelles, in particolare dal fondo RePower EU, potrebbe arrivare già nel corso del 2023 l’attesa riforma del Piano Transizione 4.0: ad anticiparlo è Marco Calabrò, Dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, intervenuto nel corso della sessione “Finanziare l’innovazione. Presente e futuro del Piano Transizione 4.0 e le politiche di supporto all’industria sostenibile”, che ha concluso l‘Industry 4.0 360 Summit, l’evento full digital organizzato da Innovation Post, Industry4Business e Internet4Things, tutte testate parte del Network Digital 360.
Una sessione che, oltre che sugli scenari prossimi e possibili del Piano Transizione 4.0, ha fornito una panoramica degli incentivi a supporto della transizione digitale e sostenibile delle imprese, che stanno assumendo sempre più il ruolo di leve per abilitare modelli di business strategici e competitivi, in grado di rispondere ai nuovi paradigmi del manifatturiero.
Per restare competitive sul mercato, infatti, le aziende devono essere in grado di affrontare i nuovi paradigmi della manifattura che richiedono all’industria di muoversi lungo le direttive dei paradigmi già abilitati dall’Industria 4.0 – come la personalizzazione, la flessibilità e la servitizzazione – e da quelli che sono stati individuati come pilastri dell’Industria 5.0, vale a dire resilienza, sostenibilità e umano-centrismo.