Il comparto dei costruttori di Macchine utensili, Robot e Automazione ha chiuso il 2022 con un valore della produzione che ha toccato la quota record di 7,28 miliardi di euro (+15%): una crescita destinata a proseguire anche nel 2023, quando dovrebbe arrivare a toccare i 7,8 miliardi di euro (+7%).
“Considerando, oltre ai macchinari, anche le vendite di parti, utensili, accessori ecc. le vendite del settore hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 10,48 miliardi di euro”, sottolinea Barbara Colombo, presidente di Ucimu – Sistemi per Produrre.
Il consumo nazionale di macchine utensili cresce del 26%
I dati resi noti dal Centro Studi di Ucimu – Sistemi per Produrre relativi a vendite, export e consumo confermano l’Italia come quarta potenza mondiale del settore su tutte le tre dimensioni.
Il settore è infatti in piena salute non soltanto dal punto di vista delle vendite dei costruttori di macchinari, ma anche se consideriamo la domanda di macchinari da parte delle fabbriche italiane.
Il consumo nazionale di macchinari, infatti, passa dai 5 miliardi del 2021 ai 6,31 miliardi di euro del 2022 (+26%).
La crescita della domanda ha favorito sia le vendite dei costruttori italiani sia le importazioni dall’estero. In particolare, l’incremento delle consegne sul mercato interno è del 21,6% (3,81 miliardi) mentre le importazioni crescono a 2,5 miliardi (+33,3%).
L’export
Anche l’export delle macchine made in Italy prosegue la crescita (+8,5%) a 3,46 miliardi di euro.
La minore crescita dell’export rispetto alle consegne sul mercato nazionale portano però per la prima volta nella storia recente il rapporto export su produzione sotto il 50%, precisamente al 47,6%.
Nel 2022, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Stati Uniti (482 milioni, +43,5%), Germania (306 milioni, -13,3%), Cina (226 milioni, -0,7%), Francia (193 milioni, +9,6%), Polonia (188 milioni, +6,2%), Turchia (124 milioni, -3,9%), Spagna (119 milioni, +19,7%), Russia (99 milioni, -3,9%), Messico (84 milioni, +5,2%), Svizzera (74 milioni, +36,8%).
Aumenta l’utilizzo della capacità produttiva
La performance positiva dell’industria italiana del settore si è riflessa sul livello di utilizzo della capacità produttiva, la cui media annua è aumentata passando dall’80,2% del 2021 all’86,6% del 2022.
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