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DL Aiuti: Potenziamento SACE e Fondo di Garanzia PMI, via libera Ue

DL Aiuti, via libera di Bruxelles alla proroga delle garanzie SACE in Temporary Crisis Framework e alle misure gestite dal Fondo di garanzia PMI fino al 31 dicembre 2022, per sostenere le imprese colpite dalla crisi Russo-Ucraina.

Con le autorizzazioni concesse dalla Commissione europea a fine luglio scorso diventano pienamente operative le garanzie previste dagli articoli 15 e 16 del DL n. 50/2022, convertito in legge e pubblicato in G.U. 15/07/2022, n. 164. Si attende ancora la conferma Ue relativamente all’articolo 17 (SACE a condizioni di mercato).

Sbloccato il nuovo quadro emergenziale

Si è fatto desiderare, infine è arrivato, l’assenso della Commissione europea al regime di garanzia italiano stabilito dal decreto Aiuti, che resterà valido fino al 31 dicembre 2022, definito adeguato «a porre rimedio alla carenza di liquidità delle imprese che sono direttamente o indirettamente colpite dal grave turbamento dell’economia causato dall’aggressione russa contro l’Ucraina, dalle sanzioni imposte dall’UE o dai suoi partner internazionali, nonché dalle contromisure economiche finora adottate dalla Russia».

Uno sblocco fortemente sollecitato dai vertici ABI e molto atteso dalle aziende, visto che alla fine di giugno era scaduto il precedente schema emergenziale.

 

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Report UCIMU su produzione italiana 2021

Il video presenta i dati relativi all’andamento dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione nel 2021.

 

 

Beni strumentali, nel 2022 la ripresa subirà una forte frenata

Dopo il recupero-record messo a segno nel 2021, l’industria italiana dei beni strumentali registrerà quest’anno un brusco rallentamento della crescita, passando dal +21,6% del 2021 (50,4 miliardi di euro) al +1,3% del 2022 (51 miliardi). Sono i dati resi noti dal Gruppo Statistiche di Federmacchine, la Federazione che riunisce le associazioni dei produttori di macchinari e beni strumentali. Continue reading “Beni strumentali, nel 2022 la ripresa subirà una forte frenata”

Credito d’imposta Formazione 4.0, ecco il decreto che spiega come fruire delle nuove aliquote maggiorate fino al 70%

Come previsto dalla legge 15 luglio 2022, n. 91 (la legge di conversione del Decreto Aiuti), aumentano le aliquote del credito di imposta per la Formazione 4.0 previste dal Piano Transizione 4.0, che passano dal 50% al 70% per le piccole imprese e dal 40% al 50% per le medie.  La maggiorazione non riguarda invece le grandi aziende per le quali resta fissata al 30%.

A spiegare i dettagli della nuova disciplina è il decreto attuativo che il Ministero dello Sviluppo economico ha inviato alla Corte dei Conti che specifica che l’incremento spetterà solo nel caso in cui la formazione sia erogata da un soggetto qualificato esterno all’azienda e se il lavoratore accetterà di sottoporsi a un test per accertare il livello di competenze iniziale e finale.

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La svolta green della “Nuova Sabatini”

Il Decreto interministeriale del 22 aprile 2022 definisce la disciplina attuativa della cosiddetta “Nuova Sabatini green“.

Questa nuova opportunità prevede una serie di agevolazioni a favore delle PMI per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, nuovi di fabbrica e ad uso produttivo, a basso impatto ambientale. Le nuove misure si affiancano agli attuali contributi dedicati agli investimenti in tecnologia 4.0 e ad investimenti “ordinari”.

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